“La casina di Pinocchio”… e il cinema

di Francesco Salvione

Gina Lollobrigida… La fata dai capelli turchini.. il volto candido e la voce dolce e suadente, è uno dei personaggi principali dello sceneggiato televisivo “Le avventure di Pinocchio”, diretto da Luigi Comencini. La sua casa, un luogo magico, incantato è una trasposizione cinematografica della Real Casina Vanvitelliana talmente pertinente, tanto che nell’immaginario collettivo si crede ancora che il Casino di Caccia Borbonico sia stato il set cinematografico del film a puntate che ha visto protagonisti del calibro di Nino Mnafredi, Vittorio De Sica, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.

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Le avventure di pinocchio (sceneggiato)

La casa della fata di Pinocchio fu realizzata sul lago di Martignano, nel Lazio, poco distante dal lago di Bracciano, e le riprese si girarono, inoltre, nell’area delle Saline di Tarquinia.

Il nostro sito di interesse è stato comunque location di varie pellicole tra cui “Ferdinando e Carolina” di Lina Wertmuller, “Luca il contrabbandiere” di Lucio Fulci e più recentemente “L’imbroglio nel lenzuolo” con Maria Grazia Cucinotta.

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In particolare il film della Wertmuller, interpretato tra gli altri da Sergio Assisi, Nicole Grimaudo, Gabriella Pession e Mario Scaccia, racconta un Ferdinando di Borbone, re di Napoli, ormai anziano che giace malato nel proprio letto e assalito da rimorsi e allucinazioni, per allontanare quelle visioni si dedica al ricordo della giovinezza e delle avventure galanti e incoscienti sue e di Carolina… “Ecco in flashback il piccolo Ferdinando, al quale, ancora adolescente e cresciuto come uno scugnizzo, viene comunicato che é stato designato re di Napoli. Appena diventa un ragazzo, nell’ambito delle unioni politico-diplomatiche che caratterizzano la vita dei regnanti anche nel 18° secolo, Ferdinando si trova fidanzato con una principessa austriaca, figlia di Maria Teresa. Ferdinando si oppone, ma la promessa muore di vaiolo e subito viene sostituita da una seconda sorella che, però, rimane anche lei vittima della stessa malattia. Ci sono segnali jettatori in queste morti, che Ferdinando vorrebbe evitare, ma arriva invece una terza sorella, Caterina. Anche la ragazza pensa che il ‘napoletano’ porti jella e non lo vuole sposare. Tuttavia il matrimonio va avanti e, quando si trovano a letto, i due ragazzi cedono ad un giovanile e irrefrenabile desiderio, che li fa diventare coniugi felici. Passano gli anni, l’attesa di un figlio maschio e lo scenario politico rendono la situazione molto difficile, e arriveranno diversi problemi a complicare la vita di Ferdinando…”

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Ferdinando e Carolina (film)

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